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Coronavirus, Tarro e Giorgianni: Dopo il virus è emergenza democratica

Coronavirus, TarroGiorgianni: Dopo il virus è emergenza democratica Milano, 27 lug. (LaPresse) – “Più grave dell’emergenza sanitaria, è l’emergenza democratica che il nostro Paese sta vivendo dall’inizio della pandemia. In Italia c’è stato un colpo di Stato. Con la scusa del virus e un’attenta strategia del terrore, ci hanno fatto digerire cose che non avremmo mai accettato. Hanno limitato le nostre libertà fondamentali, ci hanno martellato con dati che confondevano e confondono sintomatici e asintomatici. Tutto questo nell’attesa messianica di un vaccino che non serve a niente, perché il virus cambia troppo velocemente”. Così il magistrato Angelo Giorgianni e il primario emerito dell’Ospedale Cotugno di Napoli, Giulio Tarro, tra i fondatori, insieme con il medico ricercatore Pasquale Mario Bacco, dell’Associazione L’Eretico, ospiti oggi alla Biblioteca del Senato del convegno ‘Covid-19 in Italia, tra informazione scienza e diritti’, organizzato da Vittorio Sgarbi, con la partecipazione del segretario della Lega Matteo Salvini.

TarroGiorgianni: Dopo il virus è emergenza democratica-2- Milano, 27 lug. (LaPresse) – Per Giorgianni, la scienza, se non è scienza democratica, non può garantire il progresso. “In Italia – ha detto – una scientocrazia si è sostituita al potere politico imponendo le sue verità. E gli errori fatti in Italia sono stati ripetuti negli altri Paesi.“Chi c’è dietro tutto questo?”, ha chiesto il magistrato sottolineando le responsabilità dell’Oms, “finanziata dai privati – ha detto – da Bill Gates alle case farmaceutiche. Viene il legittimo sospetto che gli sponsor influenzino i vertici dell’Organizzazione.Come dice monsignor Viganò, c’è un progetto di governo mondiale e uno scontro tra le forze del bene e del male”. E rivolgendosi a Salvini, Giorgianni ha sottolineato:

“La nostra Associazione è apartitica. La scienza, che noi rappresentiamo non può essere di parte, ma noi siamo pragmatici e guardiamo con interesse a chi vuole ribellarsi a questa tirannide”.

 

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